22 giugno 2020

La speranza non delude.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5, 1-11 

(E' possibile leggere anche la forma breve escludendo il testo tra parentesi quadre [...])

Fratelli, giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio, E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione ].

(A questa lettura è collegato il salmo 130)

Noi sentiamo di essere stati fatti per la gioia, una gioia vera. Una gioia profonda che non resta sulla superficie dell'oggi ma si slancia in avanti e fa dire al cuore: "non può non essere per sempre!". Questa è la virtù della speranza. Essa dà vita ai desideri buoni, mette in moto le energie della persona, fa guardare oltre il breve orizzonte dell'immediato.
 
Senza di essa invece, la felicità del momento presente si trasforma subito in malinconia, le piccole difficoltà del cammino diventano ostacoli che non vale la pena affrontare, e l'ansia di poter perdere qualcosa resta la sola ragione delle nostre azioni. Senza la speranza viviamo una vita dal fiato corto.
 
Ma qual è la sorgente della speranza? Come ravvivarla in noi? San Paolo lo afferma con chiarezza: la speranza si fonda sull'amore che Dio ci ha assicurato donandoci suo Figlio, senza fare alcun conto dei nostri peccati o delle nostre mancanze. La speranza si fonda sulla certezza di un amore, "riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo".
 
La vera speranza quindi è una promessa, la vera speranza è una profezia.
 
Allora anche le prove e le difficoltà della vita (le "tribolazioni") diventano un passaggio verso questa pienezza, attraverso l'accoglienza della prova (la "pazienza") e la fedeltà coraggiosa alla Parola ascoltata (la "virtù provata").
 
Quando una coppia si affaccia a questo sorprendente orizzonte - quello delle promesse di Dio e della sua alleanza -, le sue scelte d'amore e il suo impegno possono mettere radici saldamente nella fede in un amore più grande.
 


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